Terremoto in Turchia e Siria: la preghiera nelle Sante Messe

La preghiera come segno di vicinanza – e affidamento – al Signore delle popolazioni colpite dal terribile terremoto di Siria e Turchia e delle sue numerose vittime. L’Ufficio liturgico diocesano suggerisce per domenica 12 febbraio, VI del tempo ordinario, un’intenzione da aggiungere alla preghiera universale per le vittime del terremoto in Turchia e in Siria.

Perché il Signore accolga nel suo Regno, dove non vi sarà più la morte né lamento né affanno, le vittime del terremoto in Turchia e in Siria, e perché, grazie alla carità generosa di tanti sia asciugata ogni lacrima dagli occhi di chi soffre e possa rifiorire la speranza di risorgere. Noi ti preghiamo.

Inoltre, si può concludere la preghiera universale con l’orazione In tempo di terremoto (Messale Romano, p. 900). Nelle ferie del tempo ordinario è possibile utilizzare questa orazione come colletta della Messa.

O Dio, che hai fondato la terra su solide basi,
abbi pieta dei fedeli che nella paura ti supplicano:
fa’ che sentiamo sempre la sollecitudine della tua bontà
e allontana per sempre i pericoli del terremoto,
perché sotto la tua protezione
possiamo servirti con riconoscenza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

L’intenzione e l’orazione precedenti sono disponibili anche in formato Word.

Anche Papa Francesco ha ripetutamente invitato alla preghiera per le vittime, incoraggiando i soccorsi e la solidarietà.

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