Il calendario liturgico diocesano per l’anno 2022-2023

di Andrea Romanelli, revisore del Calendario liturgico per l’Arcidiocesi di Udine

È stato pubblicato il nuovo Calendario liturgico per l’anno 2022-2023. Esso si propone di fornire le indicazioni per conoscere e vivere l’anno liturgico proprio come indicato dal Concilio (cfr. SC 102-111). Attingendo anche a questo strumento tutto il popolo di Dio ha la possibilità di formarsi (ciascuno secondo la propria vocazione) lasciandosi nel contempo formare dall’Eucaristia. La sola istruzione, infatti, non è sufficiente per conformarsi a Cristo; occorre che subentri anche quello stupore che permette di attingere alla bellezza della verità dei segni che la Liturgia ci offre. Come ricorda papa Francesco, la Pasqua ci è stata donata proprio per il desiderio del Signore di continuare a poterla mangiare con noi.

 

Al centro l’Eucaristia

Papa Francesco, nella Lettera apostolica “Desiderio Desideravi” promulgata il 20 giugno 2022, vuole raggiungere tutto il popolo di Dio condividendo alcune riflessioni sulla Liturgia che, come lui stesso scrive, è dimensione fondamentale per la vita della Chiesa e ci invita a contemplare la bellezza, lo stupore e la verità del celebrare cristiano. La Liturgia è l’antidoto al veleno di una mondanità spirituale, debitrice di una mentalità intrisa di individualismo, dove a volte si presume di salvarsi soltanto con le proprie forze. L’antidoto della liturgia, tuttavia risulta efficace proprio quando si riscopre «la bellezza della verità della celebrazione cristiana» (n. 21). Nella partecipazione domenicale al mistero eucaristico possiamo far sì che, mediante i segni tangibili della Liturgia (pane, vino, acqua, olio, profumi, gesti, parole), la nostra vita si trasformi conformandosi sempre di più a Cristo stesso.

In questa continua ricerca della bellezza della verità non si può prescindere, però, dallo stupore per il mistero pasquale che si rende presente nella concretezza dei segni sacramentali (n. 24). Se viene a mancare questa sensazione si corre il forte rischio di ridurre tutto ad una vuota soggettività incapace di accogliere la rivelazione del mistero di Cristo morto e risorto. Nella liturgia, più propriamente, lo stupore è quel motore che ci permette di sperimentare continuamente la forza dei simboli (n. 26).

 

La necessità di una formazione liturgica

Il Papa si sofferma anche sulla necessità di una “seria e vitale formazione liturgica” affinché la liturgia davvero sia la premessa della comunione con il Signore che salva. Ciò può avvenire soltanto attraverso una appassionata cura dell’ars celebrandi. Dalla Liturgia, e in particolar modo dall’eucaristia, nasce tutto l’agire cristiano (cfr. SC 10). La celebrazione eucaristica è il compendio dell’agire cristiano; ogni cristiano, che vi partecipa pienamente, trova quella forza che lo spinge ad andare nel mondo ad annunciare la Parola del Signore glorificandolo con la vita.

In quest’ottica soprattutto gli operatori pastorali che si dedicano alla Liturgia hanno il compito, assieme ai ministri ordinati, di continuare oggi l’opera degli apostoli e dei settantadue come scritto dal nostro arcivescovo nella Lettera pastorale “Designò altri settantadue e li inviò”.

Uno degli strumenti che contribuiscono alla formazione liturgica è proprio il Calendario Liturgico che, di domenica in domenica, ci permette di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo immergendo la nostra vita nel mistero della Pasqua in attesa della Sua venuta (cfr. n. 64).

 

Dove trovare il calendario liturgico

Il calendario si trova principalmente presso:

  • l’economato diocesano, a Udine, in via Treppo n. 7 (primo piano, aperto al mattino da lunedì a venerdì);
  • la libreria “Paoline” di Udine, in via Treppo n. 5/B (aperta le mattine e i pomeriggi da martedì a sabato);
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