A Verona la seconda parte del convegno triveneto sulla liturgia: «Ritrovare forza dall’Eucaristia»

Come le chiese locali possono – anche dopo la pandemia – ritrovare forza e vigore dall’Eucaristia? Quali strumenti? Quali percorsi per ritrovare la centralità della liturgia nella vita cristiana? A queste e altre domande vorrebbe rispondere il convegno triveneto sulla liturgia «Ritrovare forza dall’Eucaristia», che dopo la fase diocesana lo scorso 20 maggio, vede ora la fase triveneta nella giornata di sabato 30 settembre 2023.

Un intero sabato in cui i delegati delle 15 diocesi del Triveneto si ritroveranno a Verona per vivere una vera e propria esperienza: il convegno, infatti, organizzato dalla Commissione triveneta per la liturgia, sarà vissuto sperimentando e vivendo diversi linguaggi: quello della preghiera, quello dell’ascolto e della meditazione, quello dell’incontro con la bellezza nella forma dell’arte e della musica, quello della condivisione del pasto e della carità, per arrivare all’apice della celebrazione eucaristica.

La riflessione sul tema della liturgia s’intreccia con il cammino sinodale della Chiesa italiana e con i cammini diocesani, e nasce come necessità di rivitalizzare e riqualificare la liturgia nel suo essere celebrazione del popolo di Dio, valorizzarne la cura, la forma e la reale partecipazione.

 

Il programma

Il percorso-esperienza di sabato 30 settembre prenderà il via alle ore 9.30, quando nella basilica di San Zeno di Verona (nella foto) si ritroveranno i delegati delle 15 diocesi del Nordest insieme ai loro vescovi. Parteciperà anche mons. Andrea Bruno Mazzocato.

Al momento di apertura e ai saluti seguirà l’ascolto della Parola di Dio seguita dalla prima riflessione proposta da mons. Gianmarco Busca, vescovo di Mantova e presidente della Commissione episcopale per la liturgia della CEI, sul tema «L’ascolto liturgico della Parola di Dio». Seguirà un momento musicale offerto dall’Orchestra di Padova e del Veneto con tre sonate da chiesa di Mozart.

Dopo aver gustato e assaporato la Parola di Dio e la musica della cornice architettonica di San Zeno, i delegati e i vescovi si trasferiranno all’Istituto salesiano Don Bosco per un momento conviviale, guidato nel momento della preghiera da una famiglia.

Questo tempo di “agape fraterna” celebrerà anche il gesto della carità fraterna, che è profondamente legato all’Eucaristia: i delegati durante il tempo del pranzo potranno contribuire con un’offerta a sostegno del progetto della Caritas di Verona: «Prima i bambini. Dona scuola, cultura e sport per contrastare la povertà educativa». La colletta raccolta sarà poi portata all’altare durante la presentazione dei doni nella messa conclusiva e punto di arrivo dell’intero convegno, in basilica Cattedrale.

Nel pomeriggio i lavori proseguiranno in basilica Cattedrale, dove per l’occasione sarà esposto il più antico libro liturgico cristiano esistente – il manoscritto LXXXV (olim 80), noto come Sacramentario veronese o leo lano, risalente probabilmente al primo quarto del VII secolo, custodito nella biblioteca capitolare di Verona. Il manoscritto – mutilo – consta di 139 pagine e contiene 1331 pezzi ecologici (orazioni e prefazi, abitualmente raggruppati in formulari di messe), distribuiti secondo il calendario civile romano. Più che un sacramentario in senso proprio, il manoscritto è una collezione di materiali – libelli missarum – probabilmente di epoche e di autori diversi, di grande ricchezza teologica e spirituale e capacità di esporre la storia della salvezza.

Il pomeriggio (ore 14.45) si aprirà con un secondo momento musicale offerto dall’Orchestra di Padova e del Veneto che proporrà la sinfonia RV 169 di Vivaldi “Al Santo Sepolcro” e la sinfonia 84 di Haydn “In nomine Domini”.

Seguirà un secondo momento di riflessione sul tema «I linguaggi dell’Eucaristia» che vedrà le voci di mons. Gianmarco Busca e di suor Elena Massimi, religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, docente di liturgia all’Auxilium e all’Istituto di Liturgia pastorale, nonché presidente dell’Associazione professori di Liturgia. Sarà l’occasione per rileggere il lavoro svolto dai delegati nella fase diocesana e per offrire un rilancio pastorale. La giornata si concluderà con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneto mons. Francesco Moraglia, con inizio alle ore 17.00, che vedrà la comunione dei fedeli al pane e vino, così come possibile in occasioni ecclesialmente rilevanti.

 

Nel solco della nuova edizione del Messale romano

Il convegno vede la sua genesi nella pubblicazione della nuova traduzione del Messale Romano seguita da due anni di lavoro della commissione regionale per la liturgia della Conferenza episcopale Triveneto, presieduta dal vescovo emerito di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi. Il lavoro è stato coordinato da don Gianandrea Di Donna, responsabile della stessa commissione, con la collaborazione degli istituti teologici presenti nella regione ecclesiale Triveneto (Facoltà teologica del Triveneto, Istituto di Liturgia pastorale di Santa Giustina, Facoltà di Diritto Canonico San Pio X, Istituto di Studi ecumenici San Bernardino, Studio teologico interprovinciale Laurentianum, Istituti superiori di Scienze religiose), e con il vescovo delegato per la cultura-educazione cattolica-scuola-università mons. Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre. Hanno collaborato inoltre i referenti per il cammino sinodale delle quindici diocesi del Triveneto.

 

Per partecipare

La partecipazione è riservata ad alcuni delegati invitati dall’Ufficio liturgico diocesano. Questo a motivo del numero limitato di posti a disposizione di ognuna delle Diocesi partecipanti.

Per informazioni si può contattare l’ufficio liturgico all’indirizzo uff.liturgico@diocesiudine.it.

 

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