Incontro di spiritualità dei ministri straordinari della Comunione

Quasi alle soglie delle celebrazioni pasquale viene riproposto per tutti i ministri straordinari della comunione un incontro di spiritualità. Domenica 22 marzo 2015, V di Quaresima, presso la casa delle Suore Dimesse, in via Treppo 11 a Udine, dalle ore 15 alle 17, i ministri straordinari della comunione saranno guidati da padre Francesco Rossi, stimmatino, nella riscoperta del fondamento dell’esperienza della carità. Il titolo dell’incontro è: Pane e Parola: sorgente di carità.

Quasi alle soglie delle celebrazioni pasquale viene riproposto per tutti i ministri straordinari della comunione un incontro di spiritualità. Domenica 22 marzo 2015, V di Quaresima, presso la casa delle Suore Dimesse, in via Treppo 11 a Udine, dalle ore 15 alle 17, i ministri straordinari della comunione saranno guidati da padre Francesco Rossi, stimmatino, nella riscoperta del fondamento dell’esperienza della carità. Il titolo dell’incontro è: Pane e Parola: sorgente di carità.

 
Più volte i ministri sono stati aiutati a incentrare la loro attenzione sulla dimensione della carità e sull’indole squisitamente caritativa del loro servizio nelle comunità cristiane. Il loro incarico, infatti, è come un ponte simbolico tra l’assemblea dei fedeli che si raduna nel giorno del Signore e i fratelli assenti a causa della malattia o dell’anzianità. Portando la comunione eucaristica agli ammalati essi compiono il primo dono di carità e, al contempo, sono sollecitati a farsi prossimi a chi ha più bisogno di un gesto di attenzione, di una parola o di un po’ di tempo. Non a caso il Rito della comunione fuori della Messa e culto eucaristico nelle sue Premesse al n. 14 ricorda l’importanza di questo servizio affinché i fratelli ammalati «possano così sentirsi uniti alla comunità stessa, e sostenuti dall’amore dei fratelli» mentre le Premesse al Sacramento dell’Unzione e cura pastorale degli infermi al n. 42 ricorda che «tutti i cristiani devono far propria la sollecitudine e la carità di Cristo e della Chiesa verso gli infermi. Cerchino quindi, ognuno secondo le possibilità del proprio stato, di prendersi cura premurosa dei malati, visitandoli e confortandoli nel Signore, e aiutandoli fraternamente nelle loro necessità». Anche il movimento inverso diventa prezioso: i ministri possono diventare fonti privilegiate per conoscere la situazione dei malati di una realtà parrocchiale e per informare discretamente il parroco e l’intera comunità su questa porzione delicata e perciò particolarmente cara. Meno avvertita è la radice sacramentale della carità e della prossimità ai fratelli: l’Eucaristia, infatti, nelle duplice mensa del Pane e della Parola è l’azione santa che fonda, spinge e fortifica ogni atteggiamento di carità. Nello spezzare il Pane e nel condividerlo i cristiani imparano di volta in volta a fare della propria esistenza un pane spezzato. L’«ogni volta» della santa Cena (cfr. 1 Cor 11,26), che diventa proclamazione e attuazione della Pasqua del Signore nel tempo della Chiesa, non può essere disgiunto dalle puntuali opere di amore e di solidarietà per i fratelli (cfr. Mt 25, 31-46). Di conseguenza, portare il Pane della vita ai fratelli più bisognosi e portare loro la Parola della salvezza non può essere separato dal gesto concreto ai attenzione premurosa e di amore.
La meditazione sfocerà nell’adorazione eucaristica e nella celebrazione dei Secondi Vespri della V domenica di Quaresima.
 
L’invito è rivolti ai ministri straordinari della comunione e a coloro che desiderano vivere un pomeriggio di preghiera. Si invitano anche i parroci a incoraggiare la partecipazione dei ministri delle parrocchie loro affidate.
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